giovedì 26 maggio 2011

Finalmente si salpa.... siamo on-line...





E sì, anche se mi definisco fotoincompreso, mi piacerebbe condividere con voi la mia passione per la fotografia.
Amo definire la "Fotografia" un'arte e come tale mi piacerebbe trattarla, infatti l'obiettivo che mi pongo è quello di



Ho realizzato, quindi, questo blog e sono sicuro che attraverso la sua consultazione sarà possibile formarsi una solida e concreta base tecnica e culturale attraverso un linguaggio semplice ed immediato a differenza di una pletora di fonti che troppo spesso sono piene zeppe di formule, manuali troppo voluminosi ed in lingua inglese che complicano e scoraggiano anche il più appassionato tra gli appassionati.

Ritengo che si possa scattare una grande fotografia anche con un piccolo cellulare... l'importante è saper vedere... e saper interpretare e riuscire a trasporre questa emozione visiva in una visione digitale e registrarla nel piccolo spazio di poche migliaia di pixel...

Buona lettura.
Fabrizio Ciciarelli

Panasonic annuncia la nuova Lumix G3 16 Megapixel con schermo tattile da 3 pollici


La più piccola e leggera fotocamera digitale con obiettivo intercambiabili al mondo*, qualità dell’immagine superiore e avanzato sistema AF

DMC-G3 è dotata del sensore di ultima generazione Live Mos da 16 Megapixel caratterizzato dal basso rumore. Questo sensore lavora in armonia con l'avanzato processore d'immagini Venus Engine FHD per riprodurre ogni dettaglio in modo ottimale: i bordi sono processati con priorità di risoluzione mentre l'area più omogenea dell'immagine è processata con priorità NR (Noise Reduction). Grazie a queste caratteristiche potrai ottenere immagini fantastiche anche in condizioni di poca luce.

DMC-G3 vanta il Light Speed AF, l’autofocus più veloce del mondo (circa 0,1 secondi**): il tempo di rilevamento della messa a fuoco viene ridotto mediante il raddoppio della frequenza dei fotogrammi da 60 fps a 120 fps. Il sistema AF a contrasto ti permette di mettere a fuoco sul soggetto da qualsiasi punto dello schermo LCD. DMC-G3, combinando Touch AF, Pinpoint AF e Assist MF, ti permette di selezionare rapidamente il soggetto e ottenere, attraverso le operazioni di messa a fuoco, un risultato che si avvicini alle tue intenzioni fotografiche.

DMC-G3, basata sullo standard Micro Quattro Terzi, è dotata del più piccolo e leggero corpo macchina al mondo*. La struttura senza specchi ha permesso di aggiungere il mirino LVF da 1.440.000 pixel che, unito allo schermo LCD free angle da 3” ti consentono di scattare con un campo visivo pari a circa il 100%. Ma l'attrattiva maggiore di DMC-G3 è la possibilità di cambiare ottica, utilizzando un'ampia gamma di obiettivi intercambiabili LUMIX G / LEICA per dare massima espressività alle tue fotografie.

DMC-G3 registra filmati in alta risoluzione Full HD (1.920 x 1.080) in AVCHD, un formato che garantisce il doppio del tempo di registrazione in qualità HD rispetto al Motion JPEG. Il microfono stereo con Dolby® Digital Stereo Creator, posto nella parte superiore del corpo macchina, registra suoni dinamici e realistici. Il Touch AF durante le riprese video ti permette di cambiare il fuoco proprio come con una camcorder professionale: ti basta toccare il soggetto desiderato per metterlo a fuoco, attirando l’attenzione su di esso..

* Per una fotocamera a lenti intercambiabili con mirino al 12 maggio 2011 **Il tempo di messa a fuoco di un soggetto è misurato montando sulla DMC-G3 l’obiettivo LUMIX G VARIO HD 14-140mm / F4.0-5.8 ASPH. / MEGA O.I.S. (H-VS014140) e spostando l’obiettivo da “infinito” alla posizione “2m”. La posizione dello zoom è su grandangolo. Metodo di misurazione di Panasonic. ***Il firmware deve essere aggiornato alla Ver. 1.3 o successiva.

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mailto:fabrizio.ciciarelli@gmail.com

Mostra fotografica "L'Assenza"



Mostra fotografica "L'Assenza"
Data Evento: 6 Giugno - 8 Giugno 2011 

MOSTRA FOTOGRAFICA "L’ASSENZA"

Riflessione “visiva” sul tema dell’Assenza
presso il Museo Torretta Valadier
Piazzale di Ponte Milvio, Roma
6 - 8 giugno 2011

Vernissage lunedì 6 giugno 2011, ore 18.30 – 22.00


La mostra è il risultato finale di un lavoro di ricerca di 19 autori sul tema dell’Assenza promosso dalla Associazione culturale Prospettiva 8.
Saranno esposte 57 opere.
Ciascun autore ha affrontato il tema giocando sulle corde della propria sensibilità e creatività percorrendo strade originali e personali al fine di rispondere alla provocazione “cos'è per te l'Assenza”.


Espongono:
Sara Aliscioni - Paolo Bramati - Ludovica Bruti - Silvia Canestrale - Carla Carinci - Andrea Cofano - Attilio Correnti - Valentina Desideri - Marco Esposito - Riccardo Ferrari - Barbara Garassino - Alberto Gelpi - Lorenzo Lessi - Elisa Massafra - Vincenzo Moscato - Gabriele Negri - Francesco Peluso - Stefano Perrina - Adolfo Trinca



L’intero ricavato delle vendite del catalogo sarà devoluto all’ospedale St. Mary's Polyclinic di Lucknow (Uttar Pradesh) in India.


Mostra e catalogo a cura dell’Associazione Prospettiva 8
Organizzazione, logistica, segreteria: Associazione Culturale Prospettiva 8


Sede: Museo Torretta Valadier, Piazzale di Ponte Milvio, Roma
Orari di visita: vernissage lunedì 18.30 -22 martedì e mercoledì 17.30 – 21.00


Informazioni: Associazione Culturale Prospettiva8 info@prospettivaotto.it

http://www.prospettivaotto.it
https://www.facebook.com/pages/prospettiva-8/128848633798475
http://www.flickr.com/groups/prospettiva8/

Per verniciare una grande parete ci vuole un grande pennello

Qualche anno fa una famosa pubblicità affermava che "Per una grande parete ci vuole un grande pennello...".
Parafrasando quest'affermazione potremmo scrivere che "Per fare una grande foto ci vuole una grande macchina fotografica".
Per fortuna mi sento di affermare che così non è!!!
Una grande foto si scatta con il cuore e con la testa... anche se al collo non hai la tua SUPER MEGA ULTRA REFLEX ed in tasca hai un cellulare di ultima generazione.
Non ci credete? Provate a vedere il seguente lavoro...







































Sapete con quale macchina fotografica sono stati eseguiti questa serie di scatti ?
Una canon compatta di 6 anni fa...

Leggi delle XII tavole

"Le leggi delle XII tavole (duodecim tabularum leges) è un corpo di leggi compilato nel 451-450 a.C. dai decemviri legibus scribundis, contenenti regole di diritto privato e pubblico. Rappresentano una tra le prime codificazioni scritte del diritto romano, se si considerano le più antiche mores e lex regia."

Non vorrei certo annoiarvi con tali leggi... vorrei invece, molto più semplicemente, elencarvi una selezione di regole che vi permetteranno di effettuare fotografie d'impatto passando dallo scatto all'elaborazione con facilità senza impazzire nel cercare di capire quale programma o funzione utilizzare scartabellando montagne di manuali...
  1. Si esigente
  2. Cerca maggior contrasto per creare immagini migliori
  3. Cambia la tua prospettiva per cambiare quella di chi stai riprendendo
  4. Crea profondità
  5. Crea armonia
  6. Fai attenzione al momento adatto
  7. Fai attenzione alla luce
  8. Usa le lenti migliori che hai
  9. Esponi pensando al risultato che vuoi ottenere
  10. Metti un grande primo piano di fronte ad un grande sfondo
Approfondisci....         Compra e-book...

E luce fu...


Leggendo pedissequamente quanto riportato da Wikipedia possiamo definire la fotografia in questi termini:

La prima fotografia a colori
scattata da Maxwell nel 1861.
"La fotografia è la tecnica con la quale si produce un'immagine statica e permanente, ottenuta sfruttando le proprietà fotosensibili di un oggetto - tipicamente una pellicola fotografica o unsensore - sulla cui superficie vengono convogliati i raggi luminosi raccolti da un obiettivo. Una successiva fase di elaborazione - detta sviluppo - permette di ricostruire l'immagine finale. Con il termine fotografia si indicano tanto la tecnica quanto l'immagine ripresa e, per estensione, il supporto che la contiene.
L'estrema versatilità di questa tecnica ne ha consentito l'utilizzo nei campi più diversi delle attività umane, dalla ricerca scientifica all'intrattenimento, dalla pubblicità al giornalismo, fino a consacrarla come autentica forma d'arte."
Fonte Wikipedia
Se provassimo ad andare oltre potremmo dilungarci con questo post fino alla fine dei bit occupando i server di mezzo mondo!!!
Mi limiterò quindi a fornirvi una panoramica rimandando tutti gli approfondimenti che vorrete fare indicandovi il seguente link: La Storia della fotografia.
La parola fotografia deriva da due parole greche: luce (phos) e grafia (graphis). Fotografia significa quindi scrittura (grafia) con la luce (fotos). La fotografia nasce dai risultati ottenuti sia nel campo dell'ottica, con lo sviluppo della camera oscura, sia in quello della chimica, con lo studio delle sostanze fotosensibili. La prima camera oscura fu realizzata molto prima che si trovassero dei mezzi chimici per fissare l'immagine ottica in essa prodotta; il primo ad applicarla in ambito fotografico fu il francese Joseph Nicéphore Niépce, considerato l'inventore della fotografia, anche se studi recenti rivelano tentativi precedenti, come quello di Thomas Wedgwood[1].
Nel 1813 Niépce iniziò a studiare i possibili perfezionamenti alle tecniche litografiche, interessandosi poi anche alla registrazione diretta di immagini sulla lastra litografica, senza l'intervento dell'incisore. In collaborazione con il fratello Claude, Niépce cominciò a studiare la sensibilità alla luce del cloruro d'argento e nel 1816 ottenne la sua prima immagine fotografica (che ritraeva un angolo della sua stanza di lavoro) utilizzando un foglio di carta sensibilizzato, forse, con cloruro d'argento.
L'immagine non poté essere fissata completamente, e Niépce fu indotto a studiare la sensibilità alla luce di altre sostanze, come il bitume di Giudea, che diventa insolubile in olio di lavanda dopo l'esposizione alla luce.
La prima produzione con la nuova sostanza fotosensibile risale al 1822. Si tratta di un'incisione su vetro raffigurante papa Pio VII. La riproduzione andò distrutta poco dopo e la più antica immagine oggi esistente fu ottenuta da Niépce nel 1826, utilizzando una camera oscura il cui obiettivo era una lente biconvessa, dotata di diaframma e di un basilare sistema di messa a fuoco. Niépce chiamò queste immagini eliografie.
Nel 1829 fondò con Louis Daguerre, già noto per il suo diorama, una società per lo sviluppo delle tecniche fotografiche. Nel 1839 il fisico François Arago presentò all'Accademia delle Scienze di Parigi il brevetto di Daguerre, chiamato dagherrotipia; la notizia suscitò l'interesse di William Fox Talbot, che dal 1835 testava un procedimento fotografico, la calotipia, e di John Herschel, che lavorava, invece, su carta trattata con sali d'argento, utilizzando un fissaggio a base di tiosolfato sodico.
Nello stesso periodo, a Parigi, Hippolyte Bayard ideò una tecnica usando un negativo su carta sensibilizzata con ioduro d'argento, dal quale si otteneva poi una copia positiva. Bayard fu però invitato a terminare gli esperimenti per evitare una concorrenza con Daguerre.
Lo sviluppo della dagherrotipia fu favorito anche dalla costruzione di apparecchi speciali dotati di un obiettivo a menisco acromatico ideato nel 1829da Charles Chevalier.
Tra il 1840 e il 1870 i processi e i materiali fotografici vengono perfezionati:
  • nel 1841 François Antoine Claudet rinnova la ritrattistica introducendo lastre per dagherrotipia a base di cloruro e ioduro d'argento, che consentono pose di pochi secondi;
  • nel 1851 Frederick Schott Archer propone il procedimento al collodio che sostituisce la dagherrotipia e la calotipia.
  • Tra il 1851 e il 1852 vengono introdotte l' ambrotipia e la ferrotipia, per ottenere positivi apparenti incollando un negativo su lastra di vetro a un supporto di carta o panno neri, o di metallo brunito;
  • nel 1852 viene istituita a Firenze la più antica azienda al mondo nel campo della fotografia: la Fratelli Alinari.
  • Nel 1857 compare il primo ingranditore a luce solare a opera di J. J. Woodward;
  • nel 1859 R. Bunsen e H. E. Roscoe realizzano le prime istantanee con lampo al magnesio. Le prime immagini a colori per sintesi additiva si devono a J. C. Maxwell (1861), mentre quelle per sintesi sottrattiva sono state introdotte da Louis Ducos du Hauron (1869). R. L. Maddox porta una novità: le lastre con gelatina animale come legante.
  • Infine, nel 1873 H. Vogel scopre il principio della sensibilizzazione cromatica e realizza le prime lastre ortocromatiche.

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